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Costa Rica: itinerario Monteverde - Nicoya

L'itinerario di viaggio da Monteverde a Nicoya richiede poco più di 2h. per percorrere questo, ancorché breve, tragitto di circa 90 km.; lungo il percorso si introntrano,  nell'ordine, le località di S. Elena, Cebadilla, San Rafael, Gongolona, Las Juntas e Pueblo Nuevo.

In questo caso, anche memori dell’esperienza precedente, anziché affidarci alla guida turistica della Lonely Planet ed alla cartina stradale del Costa Rica (indicavano percorsi diversi e, comunque, definiti pessimi e pericolosi) abbiamo preferito chiedere ai locali su quale fosse la strada… ehm…”migliore” per scendere a valle. E, in effetti, confronto con cartina alla mano abbiamo percorso meno km. in condizioni disagiate rispetto ai percorsi suggeriti dalla guida e dalla cartina. Quindi meno pericoli di guida e meno stress.
Dal parco nazionale di Monteverde per scendere a valle esistono, come dicevo, due vie diverse che portano entrambe sulla Interamericana però più a sud-est rispetto alla terza via da noi seguita. La differenza? Con quest’ultima si percorrono meno km di sterrato sassoso (25 contro 40). Occorre comunque molta attenzione anche per la pressoché totale assenza di indicazioni stradali. Arrivati a Las Juntas (da 10 km abbiamo ripreso finalmente la strada asfaltata), si percorrono ancora una quindicina di km per imboccare la Interamericana direzione nord; dopo poco, 5 km., svolta a sx direzione Nicoya. Si procede ora su una strada in ottime condizioni (si marcia anche a 100 km/h.!!) per arrivare al puente de la Amistad de Taiwan e, infine, a Nicoya.   


Fino all’apertura di questo ponte era attivo un antiquato servizio di ferry, che collegava i due versanti della foce del Rio Tempisque, poi abbandonato. Il progetto di costruzione da anni nel cassetto del governo locale non sarebbe mai stato eseguito – per le ristrettezze di bilancio – se non fosse intervenuto il governo di Taiwan: narra la leggenda (o, meglio, dicono le fonti ufficiali) che l’amicizia fra questi Stati (da cui il nome, ponte dell’amicizia di Taiwan) portò gli orientali a finanziare interamente l’opera! Da fonti ufficiose e non senza difficoltà, appresi dai locali che in realtà sottostante a quella lodevole iniziativa ci sarebbe stato l’impegno del governo costaricano ad importare autoveicoli da Taiwan senza l’applicazione  dei pesanti  dazi che tuttora gravano sull’import di veicoli da altre zone. Non so se questo risponda al vero, sta di fatto che all’infuori di Suzuki, Isuzu, Nissan, Kia, Toyota, Hyundai e qualche Mitsubishi era pressoché impossibile vedere altre marche.


I punti di interesse turistico sono limitati alla natura rigogliosa del primo ed impervio tratto, da Monteverde fino a valle, poi alla stridente attualità - rispetto al contesto - del puente de la Amistad .



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