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Messico, luoghi da vedere: Calakmul e Laguna Bacalar

Palenque - Calakmul non è un trasferimento di poco conto, considerato che non ci sono autostrade in questa parte di Messico; nel nostro viaggio fai da te ce la prenderemo quindi comoda, facendo diverse soste più che altro di curiosità, senza meta prefissata, considerato che l'unico obiettivo di oggi è arrivare prima del tramonto all'hotel Puerta Calakmul dove ci fermeremo per due notti.
Le palapas del lodge
, una quindicina, sono ben distanziate fra di loro, con pareti in muratura dai colori pastellati, immerse nella jungla e ideali per chi vuole farsi un soggiorno all'insegna del più completo relax in compagnia solo dei rumori della natura. All'interno le palapas sono arredate in stile tropicale, ben tenute e con spazi ampi e curati. All'esterno, una zona con due poltrone in legno e un'amaca completano l'ospitalità mentre a disposizione degli ospiti del lodge c'è una piccola piscina. Cucina molto valida e accurata. Non si tratta certo di sistemazioni economiche (80 $usa a testa) ma godono del vantaggio di una posizione invidiabile, sono l'unica sistemazione (al di fuori di alloggi di rango assai economico) vicina alle rovine che visiteremo il giorno dopo.

La visita al sito Maya di Calakmul non richiederebbe una giornata intera, una mattinata è più che sufficiente, ma ciò che comporta una grande perdita di tempo è arrivarci e tornare. Nella sezione riservata alla descrizione dell'itinerario
, troverete dovizia di particolari su questa trasferta dall'hotel per il sito con l'auto a noleggio. L'arrivo al sito è quasi una corsa ad handicap: paghiamo il primo ticket  (tassa della municipalità) proprio al bivio della carretera 186 appena imboccata la strada (di 60 km.) per il sito; ulteriore stop dopo i primi 20 km.: ticket di ingresso alla Biosfera, infine terzo stop all'ingresso del sito (e questo è il biglietto per il sito!). Parchegggiamo il Van ma.... non è finita: occorre percorrere a piedi ancora 1 km. prima di arrivare sul posto di visita con le vestigia Maya!
Ultimo imbarazzo: ci sono tre itinerari di visita consigliati fra i quali scegliere. I sentieri di visita opzione 1 (corto, visita breve), opzione 2 (medio, visita più completa), opzione 3 (per chi ha tempo e gambe, impegno complessivo di circa 4h.).  Studiamo la grande mappa disponibile all'ingresso e optiamo per la soluzione 2, ma andrà a finire che complice la bellezza dei luoghi, integreremo strada facendo......  Ed è proprio a causa del tempo che ci si impiega per arrivare alle prime piramidi, che si può giustificare l'assenza di guide in loco: oggi faremo quindi affidamento solo sulla Lonely Planet e sulla descrizione dei luoghi che ci attendono.

Il sentiero è facilmente percorribile e piacevole visto che è tutto all'ombra, ma occorre fare molta attenzione: è scivoloso - a causa dell'umidità che emana la foresta pluviale - la patina di muschio che ricopre le pietre rende il percorso a rischio cadute poco piacevoli.
Questo sito, per l'impegno complessivo che comporta raggiungerlo, non è molto frequentato dai tour organizzati (fra l'altro non ci sono punti di ristoro nemmeno all'ingresso): ma ciò è certamente un fattore positivo che sommato alla sua dislocazione nel cuore della Biosfera Calakmul
e al fatto che è stato solo ripulito dalla vegetazione ne fanno un luogo affascinante (che, personalmente, pongo davanti a Chichèn Itzà e alla pari di Palenque in una ipotetica classifica sulla bellezza dei luoghi).
Il complesso, ricopre un'area di oltre 70 kmq. (!) ma "fortunatamente" solo una piccola parte centrale è recuperata e visitabile; Calakmul era a capo di una vasta regione nota come Testa di Serpente e la sua costruzione risale al VII secolo. Indizi scoperti durante i lavori, fanno presumere che la sua costruzione si sia protratta per oltre mille anni..... Fra tutte, spiccano per maestosità e imponenza la Estructura I
e la Estructura II: due giganti, non molto lontani fra di loro, con un'altezza di oltre 50 metri dalle cui sommità si gode di un panorama impagabile sulla circostante e fitta jungla. Di queste strutture è consentita la scalata anche se non è certo affare di poco conto: 115 gradini per salire alla sommità della prima, 150 gradini per la seconda: in tutto, dovendo anche scendere, fanno 530 gradini (!) e non sono gradini "di casa nostra"......
Tuttiavia una volta raggiunte le sommità, sicuramente affaticati e zuppi di sudore, si è ampiamente ripagati dalla magnifica vista a 360 gradi! E' un'esperienza da fare, almeno una delle due ma è da inserire nelle cose da fare.

Ritorniamo al lodge nel tardo pomeriggio per tuffarci nelle fresche acque della piscina dove oziamo fino al'imbrunire mentre completo il diario di viaggio odierno. Domani ci trasferiremo nell'area dei cenote, a Tulum, con una piccola tappa alla Laguna Bacalar, sulla riviera Maya.
Bacalar è un piccola cittadina che si sviluppa lunga la riva dell'omonima laguna lunga oltre 60km., caratterizzata da fondali luminosi e sabbia scintillante, adatta sia per la balneazione sia per rilassanti passeggiate in canoa; la località è stata scelta come tappa intermedia fra Calakmul e Tulum dalla quale ci separano ancora oltre 200 km.  La cittadina in sè e per sè non offre molto, posiamo i bagagli da Casita Carolina, un hotel a gestione famigliare situato proprio sulle rive della laguna: è un luogo riposante, con un bel tappeto erboso che digrada sulla laguna e camere arredate in modo semplice e rustico. Passiamo quindi il resto della giornata nella moderna, vivace e ordinata città di Chetumal.

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