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Namibia: cosa vedere da Luderitz alle Tiras Mountains

La tappa di oggi del tour in self drive ci porta a ripercorrere la strada da Luderitz ad Aus per proseguire in direzione nord diretti nel Tirasberge. La lista delle cose da vedere e dei luoghi da visitare oggi nel tragitto a Luderitz alle Tiras Mountains è corta perchè.... il percorso non presenta particolari punti di interesse se non..... decine di km di impagabile bellezza paesaggistica, pura e selvaggia bellezza della natura: mi sto riferendo al tratto della D707 che costeggia le Tiras Mountains. Quasi non serve la carta stradale della Namibia: una volta imboccata la strada giusta è una sola pista che prosegue per decine di km.
Nel diario di viaggio della Namibia, finora la natura ci ha riservato numerose emozioni, paesaggi cangianti, contesti lunari, distese aride a sassose, perfino oasi verdi inaspettate ma ciò che rimane di questo percorso è qualcosa di diverso. Un senso di infinito, di immenso e di solitudine.
E' come un'opera classica che inizia con il piano-pianissimo poco dopo la svolta sulla D707 dalla C13 e, mano a mano che scorrono i km., aumenta la dinamica musicale, un crescendo di immagini che sfocia in un forte-fortissimo per poi abbandonarsi ripercorrendo all'indietro i tempi e chiudere con l'ulteriore piano-pianissimo alla fine della catena montuosa: questa è l'analogia che meglio di ogni altra ritengo possa associarsi alle situazioni vissute.
Una pista rossa, polverosa, percorsa da un auto a bordo della quale si possono ammirare due film contemporaneamente: sulla sinistra l'ampia piana del deserto del Namib caratterizzata da bassi rilievi ondulati e di colorazione rossastra (per l'ossidazione dei metalli ferrosi presenti nella sabbia) macchiata dal veld, sulla destra si rincorrono e si intersecano arcigni contrafforti rocciosi di natura granitica, scuri, austeri, aspri. In mezzo, scorre il nastro della pista che si perde all'orizzonte su un territorio ondulato che la fa scomparire per poi ricomparire centinaia di metri più avanti.
L'attore principale, è inutile dirlo, qui è la natura nei suoi aspetti più coreografici e ammalianti; unica comparsa in scena, un giovane kudu solitario forse smarritosi, forse abbandonato dal branco.

Come in tutti i film, anche questa rappresentazione ha il suo intervallo: la meta della nostra giornata, il Namtib Desert Lodge
, situato pressochè al centro delle Tiras Mountains, in mezzo ad una distesa di sabbia rossa e ai piedi di una cascata di rocce che al tramonto assumono il colore del fuoco mentre la luna spunta pallida da una delle creste, contornata dal cielo topazio. Domani faremo la seconda parte delle Tiras Mountains con destinazione il Sossusvlei.
Il lodge ci accoglie nel primo pomeriggio, è gestito da una famiglia di origine tedesca, pochi bungalow arredati in modo completo e semplice, tanta intimità e famigliarità. Nel pomeriggio, passeggiata rilassante sulle rocce che cingono il resort avvolti dal silenzio e scaldati dal sole pur se ormai avviato verso l'ultimo cammino.  A tavola si consumano i pasti tutti insieme, padroni di casa e ospiti, con menù, ovviamente, ridotti nella scelta ma senza sbavature di gusto. Il must è comunque la cena, un caleidoscopio linguistico  - con l'inglese da collante - a lume di candela. Magico il tramonto sulle rocce che si infuocano e la luna piena a far da contrasto. Un tragitto che non dovrebbe mai mancare in un safari fotografico in Namibia.

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