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La nostra vacanza fai da te a Patmos

Delle oltre seimila isole o isolotti che fanno parte della Grecia, l'arcipelago del Dodecaneso ne rappresenta circa 160 di cui solo 26 sono più o meno abitate e l'isola di Patmos è ovviamente una di queste.

 

Ma perchè, con tutte le isole greche da visitare, scegliere proprio Patmos come prima esperienza? Semplice, perchè ci è stata segnalata da uno skipper amico che delle isole greche ha fatto una ragione di vita da ormai oltre 20 anni. Le conosce a menadito forse tutte e quando gli ho comunicato le "coordinate" di lavoro (poco affollata, tranquilla, a misura d'uomo e belle spiagge) è andato senza incertezze su Patmos. A vacanza terminata, non ho potuto che ringraziarlo per la segnalazione: non uno di quegli attributi manca a questa piccola isola di soli 3.000 abitanti dove religione e storia si intrecciano rendendola unica nel suo genere.

Già all'arrivo, dal traghetto, ti colpisce l'immagine di Chora (uno degli unici due paesi presenti a Patmos) che dalla vetta del monte domina l'intera isola: l'austera fortezza protegge, al suo interno, l'antico monastero di San Giovanni e spicca attorniata dalle caratteristiche abitazioni intonacate a calce di un bianco abbagliante; l'atmosfera che si respira passeggiando per le tortuose stradine (pressochè tutte pedonali o percorribili solo con due ruote dal tanto che sono strette) è unica, fatta di pace, silenzio e rilassatezza. Perfino le botteghe, le boutique e i locali di ristoro hanno vetrine sobrie quasi a non voler inferferire con quel sapore di serenità e mistero che si respira nei vicoli sui quali si affacciano diverse abitazioni risalenti al XV^ secolo. Esperienza da non mancare, meglio se fatta nel pomeriggio quando i raggi solari non sono più così martellanti.
Il monastero di San Giovanni il "Teologo"
o l'Evangelista (aperto per le visite tre giorni alla settimana) risale al secolo XI^ e, al suo interno, spicca per essere costruito su più livelli, segno degli interventi di adattamento e aggiunta che nei secoli hanno avuto luogo. Dal possente portone di accesso si accede al cortile colonnato principale sul quale si affaccia l'ingresso dell'antica e originaria cappella ortodossa. Ma la visita non può limitarsi a questa, pur assai pregevole, presenza: percorrendo le scale, i corridoi e i camminamenti è possibile rivivere le scene di vita di allora: il panificio, il refettorio dei frati, altre cappelle non meno pregevoli con cromatici dipinti religiosi dell'epoca. E' da qui che si ammirano panorami di grandissimo respiro sull'arcipelago e sui primi rilievi della non lontana Turchia. Di altissimo valore religioso e storico è anche il contenuto del museo presente all'interno del Monastero.

Lasciata Chora per la strada asfaltata che scende verso il mare (o per la breve, panoramica ma ripida mulattiera di 1 km., denominata the Old Path
, che risale al XVIII^ secolo) si incontra dopo poco la Grotta della Rivelazione nella quale, secondo i sacri testi, San Giovanni Apostolo ebbe la visione dell'Apocalisse e dove scrisse il suo Vangelo e l'Apocalisse, il libro della Rivelazione. All'interno della grotta, di formazione vulcanica,  vi verrà indicata la nicchia naturale che San Giovanni usava come cuscino quando si coricava, la nicchia che usava come appoggio per alzarsi dal letto e un rilievo naturale nella roccia che richiama la croce greca. Infine, sempre all'interno della grotta, è visibile un canale naturale scavato fra due rocce che avrebbe fornito acqua alla grotta ma di questa fonte non si è mai riusciti a trovare la sorgente.
Lasciata la grotta e i suoi misteri, seguendo la strada principale o the Old Path si arriva, in circa mezzora di camminata tranquilla, alla più moderna e commerciale Skala.
L'abitato di Skala è composto dal porto, nel quale attraccano i traghetti in arrivo dal continente, da numerosi ristoranti, taverne, bar, boutique; nulla che possa attrarre l'attenzione se non la cucina locale, sobria e gustosa a prezzi veramente contenuti.

Ma il must turistico di Patmos sono il mare, cristallino e dalle acque fredde, i panorami e le spiagge, piccoli ritagli strappati agli aspri confini costieri. Con uno scooter o un'auto a noleggio l'isola di Patmos la si potrebbe girare in poco tempo; ciò che fa la differenza sono le spiagge, tutti angoli diversi fra loro e ugualmente meritevoli di essere visti e che "impongono" un soggiorno di almeno una settimana. Queste le spiagge di Patmos visitate (nella fotogallery, le immagini) e per tutte un unico fattore comune, la trasparenze delle acque:
- Spiaggia di Kambos
. Situata 5 km. a nord-est di Skala, sabbiosa con ghiaietto fine, acque poco profonde e meno fredde che altrove. Attrezzata con sdraio e ombrelloni, orlata dagli onnipresenti tamerìci, sono presenti taverne, bar e aree per parcheggiare liberamente.
- Spiaggia di Lambi
. Situata 11 km a nord di Skala, spiaggia di bei ciottoli multicolore (dei quali è vietata la raccolta) levigati dall'azione dell'acqua. Luogo poco frequentato, tranquillo e silenzioso ma assolutamente meritevole, non mancano i servizi (taverne, sdraio e ombrelloni) e il parcheggio è a poche decine di metri. Per la sua esposizione (nord) risente del'azione del Meltemi, il noto vento greco.
- Spiaggia di Livadi Geranou
. Situata 12 km a Est di Skala, pittoresca baia molto popolare sull'isola. Spiaggia di sabbia, presente una taverna per rifocillarsi, parcheggio comodo.
- Spiaggia di Agriolivadi.
Situata a meno di 2 km a nord-est di Skala, spiaggia di sabbia con lettini, ombrelloni e taverne, parcheggio comodo. Fronteggiata dall'isolotto di Agia Thekla, facilmente raggiungibile in barca o pagaiando con condizioni meteo favorevoli.
- Spiaggia di Petra.
Situata 8 km a sud di Skala, spiaggia di ciottoli, nell'ultimo pezzo sono soliti ritrovarsi i nudisti. Presenza di lettini, ombrelloni, punto ristoro e ampia area parcheggio. Dominata da uno sperone roccioso sul quale è possibile arrampicarsi per apprezzare il panorama circostante.
- Spiaggia di Psili Amos.
 Situata a 12 km a sud-est di Skala ma raggiungibile con un ulteriore percorso a piedi di circa 30' per una mulattiera panoramica e non difficoltosa (ma da non fare nelle ore centrali della giornata!). Nonostante sia la meno facile da raggiungere, non è certo la meno frequentata anzi,  è solitamente affollata perchè - mare permettendo - quotidianamente arrivano le imbarcazioni da Skala (circa 1 h. di navigazione) cariche di turisti. Spiaggia di sabbia incassata ai piedi della montagna, presenza di punto di ristoro; per l'ombra, rivolgersi ai tamerìci presenti. L'ultimo tratto è caratterizzato dalla presenza di nudisti.

Per concludere, come arrivare a Patmos?
La via più economica dopo aver raggiunto in aereo Atene, è il traghetto direttamente dal porto del Pireo: ci si imbarca a tarda serata e la mattina presto si è arrivati. Alternativa più rapida è prendere uno dei tanti voli che collegano l'Italia a Kos e da qui, la mattina successiva, raggiungere in traghetto l'isola di Patmos in circa 3 ore di navigazione.

E, infine, dove alloggiare a Patmos? Per quanto l'isola sia piccola, le scelte non mancando (prenotando per tempo!): a Patmos ci sono appartamenti in affitto, ma trovate anche ville oppure studios (in sostnaza sono miniappartamenti), poi ci sono anche alcuni hotel sul mare a Patmos.


Appunti di viaggio del luglio 2014


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